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I cinque tibetani: cosa sono, come praticarli e quali sono i loro benefici

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Indice dei contenuti

I Cinque Tibetani sono una pratica yogica molto semplice ma anche molto potente composta da alcune asana rielaborate e delle tecniche di respirazione.

Il suo scopo è quello di riattivare i 7 chakra, aumentare l’energia e la concentrazione e mantenere il nostro corpo sempre giovane e in ottima salute.

In questo articolo scoprirai nel dettaglio in cosa consiste la pratica dei 5 tibetani, come praticarla e quali benefici ne potrai ottenere.

La storia dei Cinque Tibetani

La pratica dei 5 tibetani viene descritta per la prima volta da Peter Kelder nel suo libro The eye of revelation: ancient secret of the fountain of youth, che è stato poi tradotto in italiano con il titolo I 5 tibetani.

In questo libro si racconta la storia di un uomo, il colonnello Bradford, che viene a sapere di un monastero tibetano dove si nasconde la “Fonte della Giovinezza”.

Parte così alla ricerca di questo luogo misterioso alla scoperta dei segreti custoditi dai vecchi monaci che vivono nel monastero dove scopre 5 riti facili da eseguire ma abbastanza potenti da riuscire a cambiare per sempre la nostra vita e a mantenere il nostro corpo giovane e in perfetta salute.

Il ruolo dei Chakra nella pratica dei Cinque Tibetani

I 7 Chakra sono i nostri punti vitali e rappresentano i centri energetici più importanti del nostro corpo che collegano il nostro corpo con la nostra psiche.

Questi centri energetici hanno il compito di ricevere l’energia e di ridistribuirla attraverso le nadi, delle sorte di canali collegati alla spina dorsale che hanno il compito di trasportare l’energia nel resto del corpo.

Quando un chakra è troppo chiuso o troppo aperto si verificano alcuni scompensi fisici, emotivi e mentali che una precisa pratica o meditazione potrà aiutarti a risolvere.

Riallineando i chakra si otterrà quindi un equilibrio anche nel proprio organismo, così che la mente e il corpo possano vivere all’unisono, con tutti i benefici e gli effetti positivi che ne derivano.

La pratica dei 5 tibetani lavora quindi proprio sui chakra riallineandoli, frenando il processo di invecchiamento del nostro corpo e donandoci equilibrio e benessere psicofisico.

Come praticare i Cinque Tibetani

Adesso che abbiamo visto in cosa consiste la pratica dei Cinque Tibetani e quali sono i suoi scopi principali, è arrivato il momento di passare alla pratica.

Come ricordo sempre, mi raccomando di non forzare mai le posizioni e di arrivare alla loro perfetta esecuzione solo con la pratica regolare e la costanza, in modo da essere sicuro di non farti male.

Lo yoga è infatti un viaggio, non un punto di arrivo!

Inizia sempre piano piano, ascoltando il tuo corpo, e aumentando il ritmo e la velocità delle sequenze solo quando ti senti perfettamente allineato.

Via via che la tua pratica migliora e non devi più concentrarti sul movimento in sé, inizia a focalizzarti sull’energia che fluisce nel tuo corpo, assaporando il momento in ogni sua sfaccettatura e assumendo una sempre maggiore consapevolezza di te stesso e del qui e ora.

Ma adesso andiamo a vedere nel dettaglio come praticare i Cinque Tibetani e quali benefici ne otterrai.

Primo rito tibetano

Il primo rito riguarda la spiralità e stimola il flusso di energia presente nel nostro corpo, tonificando i nostri muscoli e allineando tutti i Chakra.

Ecco come eseguirlo.

  • Mettiti in piedi sul tuo tappetino con le gambe leggermente divaricate
  • Stendi le braccia verso l’esterno mantenendole in linea con le spalle e con i palmi delle mani rivolti verso il basso
  • Adesso inizia a ruotare in senso orario mantenendo i piedi ben saldi in terra.
  • Compi 3 o 4 giri completi su te stesso continuando a respirare regolarmente.

Ruota sempre di 90 gradi alla volta e mantieni il contatto visivo con qualcosa davanti a te ogni volta che compi il quarto di rotazione. In questo modo limiterai i giramenti di testa o la nausea.

Soprattutto le prime volte, non ruotare velocemente. Se senti dei capogiri, puoi fermarti. Ti consiglio in questo caso di sdraiarti sul materassino con le braccia distese e di respirare profondamente finché non senti di stare nuovamente bene.

Quando avrai fatto molta pratica e ti sentirai stabile ed equilibrato, puoi anche decidere di aumentare sia la velocità che il numero di rotazioni.

Secondo rito tibetano

Il secondo rito tibetano viene praticato a terra e aumenta il flusso di energia nel nostro corpo, stimolando:

Per praticarlo:

  • Distenditi sul tuo tappetino con la schiena a terra, le braccia lungo il corpo e i palmi delle mani rivolti verso il basso
  • Inspira e solleva le gambe da terra mantenendole ben dritte, unite e con i piedi a martello
  • Contemporaneamente solleva anche la testa spingendola verso le gambe
  • Mantieni le spalle, la schiena e il bacino ben saldi per terra
  • Adesso espira e torna lentamente alla posizione iniziale.

Grazie al secondo rito riuscirai a tonificare e rinforzare i muscoli del collo, della schiena e delle gambe, andando ad agire sul grasso in eccesso intorno alla vita.

Terzo rito tibetano

Una volta terminati i primi due riti, è il momento di passare al terzo rito tibetano.

  • Mettiti in ginocchio sul tuo tappetino con la schiena ben dritta e le punte dei piedi salde sul pavimento
  • Appoggia le mani sui glutei e inclina la testa in avanti, tenendo il mento sul petto
  • Inspira e reclina la testa e la schiena all’indietro
  • Espira e torna lentamente alla posizione iniziale.

Il terzo rito ha numerosi effetti benefici:

  • tonifica e rinforza i muscoli del tuo collo e della schiena
  • migliora la flessibilità della colonna vertebrale
  • favorisce la digestione
  • Stimola il 3°, il 4°, il 5° e il 6° Chakra

Quarto rito tibetano

Passiamo adesso al quarto rito tibetano, una pratica che continuerà ad agire positivamente sul flusso di energia nel nostro corpo.

  • Siediti sul tuo tappetino con la schiena dritta e le gambe distese
  • Appoggia le mani sul pavimento, vicino al tuo corpo
  • Inspira e reclina la testa all’indietro e solleva il bacino, andando a formare una specie di ponte
  • Espira e torna lentamente alla posizione iniziale.

Con questo rito stimolerai il terzo Chakra, il quarto Chakra e il quinto Chakra, rafforzerai i polsi, le caviglie, le spalle e la schiena e previeni l’insorgere di artriti e artrosi.

Quinto rito tibetano

Il quinto e (apparentemente) ultimo rito tibetano riprende due asana molto conosciute nello yoga: il cane a testa in su e il cane a testa in giù.

Ecco come praticare questo rito:

  • Mettiti sul tuo tappetino nella posizione del cane a testa in su (puoi trovare questa posizione nel mio articolo sulle principali Asana)
  • Inspira e spingi con le braccia e solleva il bacino da terra, fino ad arrivare alla seconda Asana che abbiamo menzionato, ossia quella del cane a testa in giù
  • Espira e torna lentamente alla posizione iniziale.

Il quinto rito tibetano ha un forte effetto sul nostro corpo poiché lo rinvigorisce e frena l’invecchiamento delle cellule, fortificando le gambe, le braccia e la schiena.

Attraverso questa posizione potrai inoltre eliminare le tossine del tuo corpo e stimolerai tutti i Chakra, portandoli al loro graduale riallineamento.

Il sesto e il settimo rito tibetano

A questi cinque riti tibetani, se ne aggiungono altri due che non sono sempre stati trasmessi ma che voglio descriverti per completezza di informazione: il sesto rito tibetano, chiamato anche il respiro del fuoco, e il settimo rito tibetano, incentrato invece sulla meditazione.

Vediamoli più da vicino.

Il sesto rito tibetano: Il respiro del fuoco

Il sesto rito tibetano è incentrato sulla respirazione e ha come scopo quello di donare un massaggio agli organi addominali.

Viene chiamato anche il Respiro del Fuoco ed è una pratica molto comune nello yoga poiché i suoi effetti sono molto utili per calmare la mente, magari prima di iniziare la meditazione.

Si tratta di un tipo di respirazione molto veloce che agisce sul diaframma ed è collegato al terzo Chakra e il suo scopo principale è quello di concentrare il prana nella zona addominale ottenendo una forte ricarica energetica.

Il settimo rito tibetano: meditazione

Per concludere al meglio questo ciclo di riti tibetani, è consigliabile infine praticare della meditazione.

Grazie alla meditazione, infatti, è possibile raggiungere uno stato di profonda pace e calma mentale pur rimanendo completamente vigili.

La meditazione è anche un modo per ottenere una profonda connessione con il nostro Io interiore, diminuire il nostro livello di stress e acquisire una maggiore consapevolezza.

Quando praticare i Cinque Tibetani

Puoi praticare i Cinque Tibetani ogni volta che vuoi o quando ne senti il bisogno anche se il mio consiglio è quello di eseguirla ogni mattina, dopo che ti sei alzato dal letto.

In questo modo potrai infatti iniziare la tua giornata nel miglior modo possibile dal momento che questa pratica saprà eliminare le tossine in eccesso e ti donerà vigore ed energia.

Avere una routine mattutina, inoltre, è importantissimo per affrontare la giornata nel migliore dei modi, con carica, energia ed entusiasmo. E non intendo solo le cose che tutti noi facciamo appena svegli, come fare colazione, lavarsi i denti, vestirsi, andare a lavoro.

Intendo un’ora o mezz’ora che ci prendiamo solo per noi, per focalizzarci su noi stessi, sui nostri obiettivi e sulle nostre intenzioni in modo da rendere il nuovo giorno davanti a noi più produttivo e più consapevole.

E i Cinque Tibetani può essere davvero la pratica migliore per la tua morning routine

I benefici dei Cinque Tibetani 

La pratica dei Cinque Tibetani riuscirà a donarti un profondo stato di calma mentale e di benessere psicofisico, migliorando la mobilità dei tuoi muscoli e del tuo scheletro e favorendo il rallentamento dell’invecchiamento del corpo. 

Proprio per questo motivo si usa dire che i Cinque Tibetani è una pratica che mantiene il corpo giovane.

Grazie agli effetti benefici che otterrai con la pratica di questo rito, la tua mente sarà più concentrata, più libera da pensieri negativi e saprai affrontare meglio la vita quotidiana, superando con più facilità le sfide e i problemi di tutti i giorni.

Grazie alla pratica costante dei 5 tibetani, quindi, potrai ottenere numerosi benefici psicofisici:

  • Calma la mente
  • Libera dallo stress
  • Migliora la concentrazione
  • Allunga e rinforza i muscoli del corpo
  • Rallenta il processo di invecchiamento delle cellule del nostro corpo
  • Aumenta l’afflusso di ossigeno nel nostro cervello
  • Aumenta la capacità polmonare e migliora la respirazione
  • Aumenta l’energia
  • Stimola il sistema endocrino
  • Migliora la circolazione sanguigna.

Conclusioni

Nonostante il rito dei Cinque Tibetani non sia mai stato ufficializzato dai monaci tibetani stessi, la sua pratica ha senza dubbio un numero incredibile di benefici psicofisici che possiamo ottenere.

Come tutte le pratiche dello yoga, se vuoi ottenere risultati e benefici è importante che questa pratica venga effettuata con regolarità e costanza, meglio se tutti i giorni.

Adesso vorrei conoscere la tua esperienza. Conoscevi già la pratica dei Cinque Tibetani? Raccontami nei commenti se è un rito che già hai praticato e quali sono stati gli effetti che ne hai ottenuto!

Namastè

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