Ecco la mia intervista per 4ActionGirl

Questo mercoledì, anziché darvi qualche consiglio mirato a migliorare il vostro livello di training, abbiamo deciso di presentarvi una ragazza che di sport ed alimentazione è certamente molto esperta. Il suo nome è Denise Dellagiacoma, molte di noi la conoscono già, mentre per altre questo nome potrebbe risultare completamente nuovo. La bellissima bionda trentina è un’insegnate di Yoga e in questa breve intervista ha provato  (e ci è riuscita) a trasmetterci tutto il suo amore per questa meravigliosa disciplina! E’ importante ricordare, infatti, di dedicare la giusta attenzione a copro e mente, e nelle prossime settimane, Denise interverrà su 4ActionGirl per  regalarci qualche prezioso consiglio! Stay Tuned!

 

Ciao Denise, chi fa parte di questo mondo un po’ già ti conosce, ma per molta gente sei semplicemente Denise. Avresti voglia di raccontarci da dove arrivi? Vengo dai monti eheh. Sono nata e cresciuta in un piccolo ma bellissimo paesino della Valle di Fiemme, Predazzo. Per molti anni la mia vita è stata solamente scuola e sci, sci e scuola, mio padre mi ha messo gli sci da fondo ai piedi già a quattro anni, ed ho iniziato a fare le gare dalla prima categoria, baby. Finchè a 18 anni, questo sport, grazie ai risultati, è diventata la mia professione. Sono stata arruolata nel Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, e ho fatto tre anni in Nazionale Juniores. Ma non era la mia vita, sono uno spirito libero e molto spesso in quell’ambiente e in certe situazioni mi sentivo come un leone in gabbia. Ho avuto le mie belle soddisfazioni, ho girato tanto, visto posti stupendi e certamente questo sport mi ha formato carattere e carisma, ma ho scelto un’altra strada, e appeso sci e pettorale “al chiodo”.

Dal fondo allo Yoga: come èavvenuta questa transizione? Bè lo Yoga non è arrivato subito dopo, ma mi ha sempre “chiamata” ed incuriosita. Ho fatto tanti sport diversi, ho lasciato le competizioni ma non l’amore per lo sport. Cinque anni fa mi sono rotta il ginocchio e sono dovuto rimanere ferma, quasi completamente per parecchi mesi, mi sentivo un’anima in pena, solo fare le scale era complicato, la maggior parte dei medici, ortopedici ecc mi ha consigliato di operarmi, invece ho fatto di testa mia, mi sono fidata di amici, ed ho iniziato a fare Yoga, posturale e così sono guarita, piano piano. La prima volta che mi sono messa nel loto ho pianto. Era un traguardo grandissimo per le ginocchia. Lo Yoga è stato un vero e proprio compagno di viaggio per me, un amore che non ha mai smesso di crescere e che farà parte della mia vita per sempre. Insegnare e tramettere questa passione credo sia una delle cose più belle che potessi scegliere di fare

E’ il momento delle citazioni! Per te ne abbiamo scelte due in particolare: “Il cibo è lo specchio dell’anima” e “Mens sana in corpore sano”. Un tuo commento su queste due tematiche?Verissime. Entrambe, tanto quanto “noi siamo quello che mangiamo”. Potrei scrivere poemi a riguardo, soprattutto parlando della mia esperienza, ora sono vegetariana, o meglio, praticamente vegana. Il cibo può essere la nostra medicina per guarire dalle malattie anche più gravi, ma può essere allo stesso tempo il nostro veleno. Non sono bacchettona, credo che sia giusto godersi i piaceri della vita, ma è importante essere comunque informati ed avere consapevolezza di quello che si mette sotto i denti.

 

Meditazione&Sport: un connubio vincente! Cosa ne pensa un’esperta come te? Più che un’esperta direi che ne ho provato l’esperienza sulla mia pelle. Da atleta mi rendevo conto quanto fosse importante l’aspetto mentale, e quanto il mio, fosse carente. Ora sono sempre più convinta che non si vinca solo con il corpo, ma con la mete prima di tutto. Mi sono riscritta all’università per studiare psicologia e fare poi il master di Sport coach. C’è uno studio molto profondo dietro alla performance sportiva e la meditazione è di certo un elemento importante.

E se ti dicessimo “Comfort Zone” cosa risponderesti? Per me “comfort zone” significa “accontentarsi”, significa sentirsi al sicuro nei “propri lamenti e frustrazioni”, significa “rimanere in gabbia”. Capisco che viviamo in un momento difficile, che la nostra è una società difficile, ma non è mai stato facile prendere decisioni, e decidere di uscire dalla zona di comfort, dalle abitudini e dalle “sicurezze” non è facile e non è da tutti, ma credo sia un rischio che, in molte situazioni, valga la pena di correre. Credo che la fiducia sia una delle cose più importanti, fidarsi della vita, degli eventi, del cuore. Dietro ad ogni delusione, dietro ad ogni “calcio in culo” c’è sempre anche il lato positivo delle medaglia. Saranno frasi fatte, mi dispiace usare frasi fatte, ma sono vere. Punto.

Tra asana e respirazioni, quali sono i benefici tangibili e quelli intangibili di una pratica costante (sia a livello fisico che mentale)? Amo definire lo Yoga la scienza del benessere., un’arte spirituale o anche una meditazione in movimento. La parola Yoga significa Unione, unione di Corpo, Mente e Spirto. Una fusione di questi elementi,  il cui mezzo principale è il respiro.  Le varie asana, insieme alla giusta respirazione vanno a lavorare sull’equilibrio, sull’armonia, sulla forza ed infine, sulla flessibilità. Io credo che tutti dovrebbero fare yoga. Lo sport, le abitudini ecc ci portano spesso ad irrigidire il corpo, a questo serve il corpo, a sciogliere e far star bene un corpo rigido, stessa cosa vale per la mente.

Sentiamo sempre più spesso parlare di “Wellness”, se dovessi tradurre il termine secondo la tua personale esperienza, quale significato gli assegneresti? Wellness è benessere. Tradotto esattamente così. Benessere del corpo e benessere mentale. Credo che ognuno dovrebbe cercare di raggiungere, a modo proprio un minimo di equlibrio e di benessere nella vita. Non serve chissà che cosa. Anzi. Basta davvero poco a volte. Non parlo di una vacanza ai Caraibi, anche se sicuramente farebbe bene e piacere a chiunque, ma anche solo di lasciarsi andare, di prendersi e regalarsi dei momenti di piacere, di rilassarsi, di lasciar andare, pensieri, tensioni e preoccupazioni.

Infine, dovendo scegliere, quali sono gli aggettivi che meglio si adattano al tuo modo di vivere la quotidianità? Libera, entusiasta, leggera ma intensa.