Non ho scritto molto sulla mia esperienza Embodied Flow ovvero del mio Yoga Teacher Training finito qualche giorno fa.
La intenzione era quella di farlo ogni giorno, di condividere tutto ciò che imparavo e che succedeva.
MA NO!
Il fatto è che mi ha spiazzata e decisamente/piacevolmente sorpresa,
me lo aspettavo diverso, tutt’altro..
ma del resto ho scelto di farlo per caso, non sapevo nulla di Tara e del suo metodo,
la solita impulsiva.. vedo, scelgo, provo! Mi butto!
Inizialmente ho fatto tanta resistenza, non sapevo se andare, se partire, se lasciare le mie lezioni qui, se investire, se fosse stato quello che cercavo, di cui avevo bisogno, se…se..se.. insomma, tante inutilissime paranoie per non so quale motivo.
E’ stata una scelta azzeccata, è stato ciò che doveva succedere, Maiorca mi aspettava emi ha accolta a braccia aperte, un’isola stupenda, un clima stupendo. Tara mi aspettava, e il resto del gruppo, 20 persone provenienti da tutto il mondo, e, tra l’altro, ero l’unica alla prima esperienza di Embodied Flow. (Questo dice molto).
Rimaniamo al perché non ho scritto…
Perché…
Mi sono decisamente fatta prendere dal flusso (sempre per rimanere in tema FLOW) dell’esperienza, ho lasciato il mondo esteriore e la mia vita alle spalle, mi sono totalmente immersa nella cosa, concentrata su me stessa lì, in quel momento, in quei giorni, in quel seminario.
E non è stato facile, nono. Non è stato facile svegliarmi ogni mattina alle 6.30, iniziare la giornata con un’ora e mezza di meditazione, poi un’ora e mezza di pratica e poi altre sei ore di lezione teorica e ancora meditazione.
Ma soprattutto..
Non è stato facile fare i conti con me stessa, con le mie lacune, con le insicurezze, e i limiti..
quando mediti tanto, quando lavori tanto, impari tanto ed ascolti tanto, quando t’immergi nel tuo mondo interiore..
bè.. poi inizia a muoversi un sacco di roba, proprio lì dentro.. e a volte ti fa star bene, a volte male.
Parlo di consapevolezza, parlo di Ego messo da parte, dimenticato, parlo di te e della tua immagine “nuda” e “sola”!
Questa è la cosa che più mi ha colpito in questo seminario, mettere da parte il mio EGO, come persona, ma soprattutto come insegnante di Yoga…
non che io mi sia mai sentita l’insegnante PLUS, TOP in the world, anzi.. ma spesso l’ego fa il suo gioco, un brutto gioco e s’impossessa di te, anche quando fai quello che più ami e lo fai con naturalezza.
Pensavo di tornare ed essere più forte, più brava, perfetta, e invece, sono tornata più consapevole, più umile, e in un certo senso stanca.. ma ancora più interessata e motivata a continuare la mia ricerca, la mia crescita, nella vita.. ma anche e soprattutto nello Yoga.
Lo Yoga è un percorso senza fine. E questa cosa lo rende ancora più interessante.
Embodied Flow non significa solamente seguire il flusso, ma praticare nel flusso, essere il flusso, essere nel corpo.
Ed è proprio stato il corpo il focus di questo TT, come funziona a livello anatomico, ma non solo, come lo vediamo, come lo sentiamo, che cosa avviene in tutti i suoi minimi dettagli.
Penso che conoscere questa macchina assolutamente perfetta ma al tempo stesso delicata sia cosa fondamentale per le persone che svolgono un lavoro come il mio.
Sembra assurdo ma per la prima volta nella vita ho sentito i polmoni, i reni, il vero contatto dei piedi e delle mani con la terra, il cuore… i sensi amplificati.. e molto, molto altro.. soprattutto durante la pratica, insomma parlo di un livello di consapevolezza del corpo mai raggiunto prima d’ora.. una figata pazzesca!!! 🙂
Abbiamo danzato, meditato, praticato, sorriso, pianto, cantanto, abbiamo giocato con i nostri corpi e con quelli dei compagni, abbiamo osservato le emozioni, abbiamo “imparato” ad essere noi stessi, senza filtri.. come i bambini.. smettendo di pretendere sempre qualcosa da noi e quindi, anche dagli altri.
Lo Yoga non è una sfida, non è un workout.
Ho imparato ad amarlo ancora più profondamente, a viverlo come stile di vita e di comportamento.
E… come spesso dico…
sono solo all’inizio..
#thebesthasyettocome
Denise
