L’immagine di una barca a vela e il mare blu porta spontaneamente a pensare alla felicità e magari ad un rifugio perfetto e anche ad un ottimo modo per lasciare andare pensieri e preoccupazioni del quotidiano tra le onde del mare.
La barca a vela può essere certamente questo, ma in realtà è molto altro.
Sono sempre stata una ricercatrice della felicità, un’amante della crescita personale, mi piace mettermi in gioco e uscire dalla mia zona di confort per esplorare parti di me che ancora non conosco, e penso che la barca a vela, per quanto mi riguarda, riesce a soddisfare pienamente tutto questo.
Proprio la barca a vela mi sta insegnando davvero tanto su me stessa perchè ha la capacità di mettermi veramente faccia a faccia con chi sono, con i miei pregi e i miei difetti. E oggi, in questo articolo, voglio condividere con te che cosa sto imparando in questo primo anno di esperienza.
Lasciare andare il controllo e…
Durante le mie esperienze in barca a vela mi rendo conto di un mio difetto di cui ancora non mi sono del tutto liberata, nonostante ne sia già abbastanza consapevole. Si tratta della mania di controllo.
Si insinua anche in cose che sono apparentemente belle e altruiste come, per esempio, far andare tutto bene durante una vacanza in famiglia o durante i miei retreat. Il controllo, anche se ha dei risvolti positivi, altre volte è un modo di intervenire nell’esperienza altrui a tutti i costi.
Ho riflettuto tanto su questo e sul fatto che, in realtà, non è così altruista e che, piano piano, come la barca a vela mi sta insegnando, è meglio lasciar andare.
Bisogna imparare a lasciare andare per aprirci a ciò che può succedere senza per forza volerlo controllare. Dovremmo distenderci e rilassarci, aprirci al fluire della vita e accettare che non tutto può essere controllato.
Questo non vuol dire arrendersi o non impegnarsi abbastanza, ma semplicemente accogliere l’idea che non possiamo avere tutto sotto controllo e va bene così.
…accettare ciò che accade
Parte della vera bellezza della vita è che è imprevedibile. Niente è permanente, tutto cambia, possono accadere molte cose che ci trasformano e hanno un forte impatto su di noi, ma dobbiamo coltivare la capacità di accettare veramente tutto ciò che arriva e abbracciarlo.
Praticare l’accettazione ci prepara a vivere in questo mondo che cambia, dove non sai mai cosa succederà, chi incontrerai, in mezzo a chi ti ritroverai.
A volte soffriamo perché vogliamo che le cose intorno a noi siano diverse da come le pensavamo e vorremmo che tutto andasse sempre a nostro piacimento.
Accettare non significa accontentarsi. L’accettazione è riconoscere la realtà così com’è, piuttosto che come pensi che dovrebbe essere.
Resilienza e adattamento
Qualcuno afferma addirittura che la resilienza sia il segreto della felicità.
Secondo il dizionario, il termine resilienza indica la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Nel linguaggio comune la resilienza definisce quindi la capacità di resistere e reagire di fronte alle avversità.
La barca a vela mi insegna questo continuamente e mi “costringe” ad adattarmi e ad essere umile.
Bisogna sapersi adattare, non solo agli spazi piccoli, ma anche allo stare a stretto contatto con le persone con cui condividi la barca. Bisogna sapersi adattare quando si rompe una cosa perché magari non la si può aggiustare subito. Bisogna sapersi adattare alle condizioni meteo e al fatto che a volte cambiano improvvisamente e quindi devi saper prendere delle decisioni diverse e immediate.
E così che arriva anche l’umiltà, l’umiltà del non mettere davanti a tutto solo le decisioni e i desideri personali perché, a volte, a decidere sono la natura, i venti, il mare.
L’importanza dell’impegno
Altro insegnamento importante della barca a vela è l’impegno. Bisogna sempre impegnarsi per ottenere qualcosa: me lo ha insegnato lo sport, per ottenere i risultati bisogna impegnarsi.
Quindi, se vuoi fare una notte rilassata, godere di un tramonto, viverti al meglio la tua ora in barca a vela, devi impegnarti, saper leggere le previsioni, devi essere pronto agli imprevisti.
Ogni situazione è il risultato anche dell’impegno, non arriva tutto per caso e non c’è nessuna ricompensa senza sforzo.
Imparare dalla natura
La barca a vela ti mette in contatto diretto con la natura e la natura ti mette in contatto diretto con te stesso, e questo è bellissimo.
Essere dentro la natura e stare con la natura aiuta a rispettarla, ad assorbirla, a sentire che è qualcosa di più grande di noi capace di insegnarci tanto.
Tutti i processi che caratterizzano la danza della natura aiutano a preservare il suo equilibrio, rendendo ogni habitat perfetto. Grazie ai suoi cicli e alle sue forze la natura riesce sempre a bilanciare le sue tendenze costruttive e distruttive.
La barca a vela per me è una grande maestra di vita!